Ferrovia militare Treviso/Ostiglia – Domenica 31 maggio 2015

 

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Ore 8.00 ritrovo al parcheggio del supermercato COOPCA a S. Giuseppe di Cassola per partenza alle ore 8.20
Ore 9.00 arrivo a Quinto di Treviso e inizio camminata
Lunghezza percorso 12 km totalmente sterrati
Ore13.00 fine camminata e rientro libero a Bassano


Percorso adatto a tutti totalmente pianeggiante. A metà del percorso faremo una sosta Oasi Cervara dove faremo una piccola merenda insieme prima del rientro. Per chi vorrà prolungare La giornata potrà fermarsi a visitare l’oasi.
Durante il percorso non troveremo punti di ristoro, una volta arrivati a l’oasi troverete i servizi per questo consigliamo una buona colazione al mattino; per la sosta di metà mattino: uno snack e acqua o bibite a sufficienza.
Abbigliamento adeguato alle temperature del periodo, prevedendo dei capi adatti in caso di pioggia e relativo cambio.
E’ obbligatorio, per quanti fanno uso di farmaci, di averli appresso anche durante la passeggiata, inoltre è fondamentale avvisare gli organizzatori della presenza di eventuali patologie.
Bastoncini a disposizione gratuita per chi ne fosse sprovvisto.
Istruttori referenti LORETA 3331288675 -STEFY 3929008135

La storia della ferrovia militare Treviso-Ostiglia
Il progetto è degli inizi del ‘900 ad opera dello Stato Maggiore del Regio Esercito, nel contesto di studi, esercitazioni ed opere (si pensi alla cintura di fortezze degli Altipiani, Dolomiti e Friuli) per la difesa dei confini nord-orientali dall’allora ‘alleato’ Impero Austro-Ungarico.
L’idea fu però presto abbandonata, ritenendo sufficiente la linea ferroviaria Bologna-Padova.
Alcuni parlamentari veneti, capeggiati da Leone Wollemborg di Loreggia, e il conte Giacomo dei Felissent di San Biagio di Callalta, si attivarono comunque, affinché la ferrovia venisse realizzata, ritenendola estremamente importante anche per fini commerciali, beneficiari grossi e ricchi paesi agricoli del centro Veneto.
A Camposampiero, il 10 maggio 1908, si tenne una riunione programmatica con i Sindaci dei Comuni, i Presidenti di Provincia e rappresentanti delle Camere di Commercio interessati all’iniziativa. Pochi giorni dopo Leone Wollemborg tenne un memorabile intervento in Parlamento per illustrare i motivi e l’importanza dell’opera.
Ma la Grande Guerra non aspettò che le idee si concretizzassero e del progetto non se ne fece nulla.
Venne ripreso nel 1920 e la costruzione durò per più di una decina d’anni.
La linea ferroviaria fu integralmente completata solo a pochi mesi dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e pochi convogli la frequentarono.
Nodi fondamentali, oltre alle due stazioni terminali di Ostiglia e di Treviso, erano gli snodi ferroviari di Legnago, Grisignano di Zocco e Camposampiero.
Da ricordare che venne utilizzata per la deportazione degli Ebrei verso i campi di concentramento della Germania nazista. Naturalmente, ritenendola manufatto strategico, fu molte volte bombardata nel corso del conflitto dall’aviazione alleata.
Gli ingenti danni, la distruzione di quasi tutti i ponti, l’impegno finanziario per cause più urgenti ed importanti, furono le cause per l’abbandono e la dismissione del manufatto, che divenne terreno ideale per il rinselvatichimento e l’insediamento della robinia.
In questo contesto è stata una vera fortuna che l’infrastruttura non sia stata privatizzata o utilizzata per altri fini (strade, circonvallazioni), ma sia sempre rimasta demaniale, preservandola quasi integralmente.
Molti manufatti, in particolare stazioni e caselli, pur malmessi sono ancora pienamente riconoscibili e in gran parte sarebbero recuperabili. Lungo il percorso vi sono ancora molte tracce, suppellettili e attrezzature, ponti e infrastrutture originali.